Vita Da freelance: La mia settimana lavorativa

da | Organizzare e semplificare

“Come organizzi le tue giornate lavorative nella tua nuova vita da freelance?”

Ho scritto e riscritto questo blog post non so quante volte. È pronto da questa primavera ma ogni volta che ero pronta per la sua pubblicazione mi rendevo conto che pronta non lo ero davvero.

Di fatto non avevamo ancora una routine famigliare definitiva – ovviamente in base all’epoca attuale che stiamo vivendo – e di conseguenza nemmeno la mia giornata lavorativa poteva esserlo.

Allo stato attuale però posso dirti di essere riuscita – anzi di essere riusciti – a creare una routine tale per cui posso davvero raccontarti come ho organnizzato la mia settimana lavorativa e di conseguenza anche quella personale.

“Riesci a creare una routine lavorativa o ti ritrovi a lavorare anche oltre l’orario a cui avevi pensato e magari nei fine settimana?”

Questa è la domanda più frequente che mi viene rivolta da quando ho deciso di cambiare radicalmente la mia vita lavorativa e intraprendere una vita da freelance.

Dopo 22 anni di lavoro alle dipendenze di altri, di cui gli ultimi 15 per la stessa azienda, ho deciso che era il momento di realizzare la mia idea di un lavoro da portare avanti autonomamente.

Questa domanda, in particolare, mi viene rivolta da donne che mi raccontano la loro esperienza personale e la loro incapacità di amministrare in maniera ottimale le proprie ore di lavoro.

Così, quella che dovrebbe essere un’opportunità per poter organizzare al meglio la propria vita da freelance senza l’assillo del cartellino da timbrare diventa invece una gabbia in cui si trascorre anche il tempo che vorremmo invece dedicare a noi stesse e ai nostri cari.

Se c’era una cosa che non volevo era lavorare nel fine settimana. Può esserci un lavoro urgente da terminare, qualcosa che per vari motivi non sono riuscita a completare, ma è davvero molto raro. 

Cambiare si, ma mantenendo qualche buona vecchia abitudine.

Quando lavoravo come manager avevo un metodo infallibile per gestire al meglio il mio tempo. Soprattuto dopo averlo ridotto drasticamente con la nascita di Sofia.

Organizzavo il mio tempo e i miei compiti utilizzando la Matrice di Eisenhower.

A poco a poco ho iniziato ad applicarlo anche nella vita di tutti i giorni, anche se in realtà con mio marito avevamo già una routine ben consolidata di compiti e responsabiltà già prima della nascita di Sofia.

Se vivete un rapporto di coppia vorrei dirvi che i nostri partner sono in grado di fare le cose come noi [qualche volta anche meglio 😁 ]

In questo modo costruisco una scala delle priorità dei compiti da svolgere immediatamente, di quelli da rinviare, di quelli da delegare e di quelli inutili da eliminare.

La mia priorità era mantenere un orario di lavoro coerente con le mie esigenze, con il mio bisogno di spazio e di libertà. Non sto dicendo che non capitino le giornate in cui magari devo terminare un lavoro per un cliente e questo mi porta ad uscire fuori dalla mia comfort zone lavorativa, ma sono delle eccezioni.

vita da freelance la mia settimana lavorativa 1
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Quale fattore determina la gestione del mio tempo lavorativo?

Per stabilire il mio tempo lavorativo il primo fattore da tenere in considerazione era l’orario scolastico di Sofia che frequenta la scuola secondo queste modalità:

  • 3 giorni fino alle 16:30
  • 2 giorni fino alle 13:30

Nei giorni in cui fa il tempo pieno io lavoro dalle 9 alle 16, mentre nei giorni in cui fa il tempo ridotto lavoro dalle 9 alle 13.

In questi due giorni cerco di ritagliarmi altre due ore di lavoro nel tardo pomeriggio. Compiti semplici su cui non pesa il naturale caos casalingo.

  • Il giovedì io e Sofia abbiamo l’appuntamento del pranzo picnic dopo scuola, tempo permettendo.
  • I giorni in cui va in piscina io e mio marito andiamo a correre mentre lei fa lezione e cerchiamo di ritagliarci altri 15/20 minuti di esercizio durante la settimana.
Ma riuscirò davvero a mantenere la mia  routine lavorativa?

Ho preferito non essere inflessibile  perché ci sono dei giorni in cui sono meno produttiva di altri o viceversa.

Mi piace seguire il flusso delle mie energie e lavorare in modo intuitivo. Se in una giornata sono molto ispirata e mi sento ben organizzata mentalmente riesco ad essere super produttiva.

Viceversa se forzo la mano nei giorni in cui sono poco presente otterrò esattamente l’effetto contrario.

Ci sono degli obiettivi, delle idee e dei progetti da affrontare ogni settimana ma seguendo i miei ritmi e l’evolversi degli eventi.

Tutto viene fatto, ma nel momento in cui posso farlo meglio. Cerco di connettermi di più con me stessa e di essere più consapevole accettando i miei livelli di energia.

Gli unici orari che non potevo non stabilire erano gli orari delle consulenze che concordo con le mie clienti e che cerco di non svolgere nel pomeriggio, nei limiti delle possibilità di ognuno. Anche in questo caso ho però stabilito delle regole: non fisso più di 2 appuntamenti al giorno.

Non ho pensato a questo progetto come a qualcosa che mi permettesse di arricchirmi ma bensì come ad un lavoro che mi consentisse di vivere una vita dignitosa in base ai miei tempi, alle mie esigenze personali e a quelle della mia famiglia. Sono disposta a rinunciare ad un guadagno se questo limita la mia libertà e il mio tempo libero.

Spero che questo articolo possa esserti stato utile. Se hai qualche riflessione da fare puoi scrivermela qui sotto nel box commenti. 

Grazie per avermi seguita fin qui.

Ti abbraccio

Silvia

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una postazione di lavoro che descrive il blog di Silvia Matzeu

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